I quattro eredi di un ricco imprenditore si trovano isolati dal resto del mondo nel castello di famiglia per partecipare ad una caccia al tesoro per volontΓ testamentaria del defunto.
Chi risolverΓ gli indovinelli e troverΓ la chiave della cassaforte otterrΓ le azioni di maggioranza dell'azienda di famiglia.
Così quattro persone diverse tra loro si trovano ad essere rivali in una ricerca che andrà avanti tra intrighi e alleanze sempre diverse e che avrà conclusione con un colpo di scena finale.
Ammetto che il finale non Γ¨ stato per me una sorpresa, ma credo che sia stata anche volontΓ delle autrici guidare il lettore alla soluzione disseminando indizi nella narrazione.
Un romanzo che mi Γ¨ piaciuto, alla lontana mi ha ricordato le atmosfere di alcuni gialli della Christie, il finale rimane aperto e rimane libero per un eventuale seguito anche se non so se questo sia nelle intenzioni delle due scrittrici.
I romanzi scritti a quattro mani da Laura Costantini e Loredana Falcone sono sempre stati per me delle piacevoli letture e anche in questo caso non si sono smentite.
Un giallo rompicapo scorrevole, ricco di colpi di scena e accattivante.
Credo che scrivere a quattro mani non sia per nulla semplice e occorra avere una grande complicitΓ per realizzare un'opera che sia fluida e non risulti "slegata". Anche altri autori hanno realizzato opere in coppia che mi hanno colpito come ad esempio Fruttero e Lucentini con "La donna della domenica" o Camilleri e Lucarelli con "Acqua in bocca". Anche se non riscontra completamente il mio gradimento per tutti i romanzi, non posso non citare anche Sveva Casati Modignani, pseudonimo sotto il quale si cela la coppia composta da Bice Cairati e il marito Nullo Cantaroni.
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