martedì 28 giugno 2022

***La promessa di Jerome Faure*** di Abel Montero


 "Gridò. Pianse. Gridò. Pianse.

Poi, clemente, il buio."

"La promessa di Jerome Faure" non rientra tra i miei generi preferiti ma quando ho visto la presentazione fatta da Abel Montero mi sono incuriosita e con piacere ho letto in anteprima questo romanzo. 

E devo dire che non mi sono pentita.

Si tratta di un fantasy ambientato principalmente nella Francia di fine '800, questo ha rappresentato per me un punto a suo favore perché amo i romanzi storici e lo stile della narrazione mi ha conquistato.

Ho apprezzato la costruzione dei dialoghi, le caratterizzazioni dei personaggi e soprattutto le descrizioni dei luoghi in cui gli stessi si muovono.

È evidente che alla base della realizzazione di questo romanzo ci sia uno studio accurato da parte dell'autore, nulla è lasciato al caso.

La storia si evolve in un crescendo di avvenimenti che tengono il lettore col fiato sospeso e con la voglia di andare fino in fondo e scoprire la verità. 

Davvero una piacevole scoperta.

venerdì 24 giugno 2022

***La vendetta degli dei *** di Hannah Lynn


Clitennestra in una veste diversa rispetto a come l'abbiamo conosciuta.

"Per tutte le grandi donne del mondo": è questa la dedica con cui si apre questo romanzo. Clitennestra è sempre stata dipinta come una donna traditrice, egoista, un'assassina. Hannah Lynn ci mostra invece una donna diversa, vessata da Agamennone che per averla non ha esitato ad ucciderle marito e figlio. 

Il "grande" Agamennone la porta con sé a Micene dove continuerà a subire violenze e umiliazioni. L'unica gioia di Clitennestra sono i suoi figli ma Agamennone la priva anche di Ifigenia, la sua primogenita, sacrificandola alla dea Artemide perché il vento tornasse per aiutare le navi micenee a raggiungere Troia. 

La morte di Ifigenia segna una svolta per Clitennestra; se fino a quel momento aveva sopportato per amore dei figli, ora torna ad essere una donna forte, una sovrana combattiva e presente e una mamma pronta a tutto per difendere i suoi figli, anche quando sono loro stessi a tradirla e disprezzarla.

Ho tanto mal sopportato la figura di Agamennone quanto amato Clitennestra, personaggio che ha incarnato tutte le sfaccettature della donna.

Nonostante si sia macchiata di un doppio delitto non riesco a giudicarla negativamente. Non è una donna che agisce per vendetta ma per riscatto, per tutelare i suoi figli e per riaffermare la sua identità di donna e di essere umano.

Ho adorato questo romanzo, in particolar modo per come, pur rimanendo fedele alla mitologia, mostri i vari personaggi in un'accezione che li rende anche molto moderni. 


mercoledì 22 giugno 2022

*** Le donne di casa Blackwood*** di Ellen Marie Wiseman


 Ho scelto questo libro per la copertina e dal titolo mi aspettavo una bella saga familiare, in effetti mi sbagliavo...

Bello e struggente, in certi momenti doloroso.

La storia di due donne Blackwood, Lilly e Julia, due vite che vengono raccontate in maniera parallela per arrivare ad una conclusione che le unisce più di quanto si poteva inizialmente pensare.

A fare da sfondo i due genitori Blackwood, una madre verso la quale non si può provare altro se non rancore sin dall'inizio del romanzo e un padre debole che probabilmente fa ancora più rabbia per la sua incapacità di cambiare le cose.

A metà libro avevo già intuito il finale, ma mi è piaciuto tanto... Unica pecca, il finale sembra essere un po' frettoloso...

*** Il cactus non ha colpa*** di Roberta Marcaccio


 Cosa accade quando, dopo aver dedicato la nostra vita al lavoro, ci troviamo a 45 anni a subire una forte ingiustizia? Metteremo noi stessi al primo posto o abbasseremo il capo subendo scelte scorrette e mortificanti?

È questa la situazione in cui si trova Rebecca dopo 24 anni di lavoro in un'azienda a cui ha dato tanto e che finora le ha anche restituito tanto in termini di soddisfazione professionale e rapporti umani.

La prima reazione è di rabbia, torna a casa e scaraventa contro il muro la prima cosa che le capita tra le mani, un vaso con dentro un cactus.

Ma il cactus non ha colpa.

Da qui parte il racconto di Rebecca, una narrazione che alterna presente e passato in maniera logica per meglio entrare nella storia.

Il grande pregio che ho trovato nella scrittura di Roberta, a parte la naturale scorrevolezza, è la capacità di creare empatia. I personaggi non rimangono attori e noi semplici spettatori ma si crea una sinergia che ti porta a sentire ciò che accade come se lo stessi vivendo in prima persona o come se Rebecca fosse una cara amica.

Il tema del romanzo è sicuramente attuale, pur vivendo una situazione lavorativa per fortuna serena , mi sono chiesta quale sarebbe stata la mia scelta.

Non vivendo in prima persona risponderei che non avrei ceduto a compromessi mortificanti ma, a 47 anni, non so se riuscirei a cogliere questa opportunità come una rinascita rimettendomi in gioco.

Devo anche dire che il dubbio è frutto della mia situazione personale: considerata l'età, la famiglia, una figlia non ancora maggiorenne e un mutuo ancora in corso non credo riuscirei a fare pesare me stessa di più sul piatto della bilancia.

Rifletto dunque sul fatto che, in una situazione del genere, ciascuno sceglierebbe in maniera personale, in base al proprio vissuto, e non c'è una decisione giusta e una sbagliata.

Non vi anticipo perché Rebecca è stata demansionata e non vi anticipo la sua scelta perché dovrete leggere il romanzo per saperlo.

Se però vi capita di subire un'ingiustizia, se vi sentite frustrati, tornando a casa non scagliate nulla contro il muro. Il cactus non ha colpa.

***Agata rubata*** di Valerio Musumeci


 Per i catanesi due cose non si toccano: a Muntagna e a Santuzza.

Immaginatevi dunque cosa può accadere se, in una Catania in fermento per l'avvicinarsi della festa di Sant'Aituzza bedda, il sindaco Amenta decida di annullare i festeggiamenti per un improbabile allerta meteo e lasci la città senza altre spiegazioni.Sarà Salvo Lanza, giornalista del quotidiano L'Occhio, a ricercare la verità e le motivazioni che hanno spinto il sindaco a prendere questa decisione. 

Valerio Musumeci ci narra una storia coinvolgente, che si svolge nel centro storico di Catania, nei palazzi buoni e anche negli ambienti mafiosi. Una storia intrisa di Sant'Agata anche se "𝑵𝒐𝒏 è 𝒖𝒏 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝑺𝒂𝒏𝒕'𝑨𝒈𝒂𝒕𝒂: 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒔𝒕𝒓𝒂𝒓𝒏𝒆 𝒍𝒆 𝒅𝒊𝒏𝒂𝒎𝒊𝒄𝒉𝒆 𝒏é 𝒆𝒔𝒑𝒓𝒊𝒎𝒆𝒓𝒆 𝒈𝒊𝒖𝒅𝒊𝒛𝒊 𝒔𝒖 𝒅𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒂. È, 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆, 𝒖𝒏 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒐 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒖𝒓𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝑭𝒆𝒔𝒕𝒂, 𝒆 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒅𝒊 𝒆𝒗𝒊𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒐𝒗𝒗𝒊𝒔𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆."

Un racconto che mescola realtà e mistero, sacro e profano, religiosità e interessi, con un finale che alla fine rende contenti tutti.

E con Agata che, come sempre, guarda e protegge Catania e i catanesi.

*** La figlia più amata. Storia delle sorelle Medici*** di Carla Maria Russo edito da Piemme

  Quando un libro mi conquista è difficile staccarmene e, arrivata all' ultima pagina, ho sempre una sensazione di malinconia. La storia...