"Gridò. Pianse. Gridò. Pianse.
Poi, clemente, il buio."
"La promessa di Jerome Faure" non rientra tra i miei generi preferiti ma quando ho visto la presentazione fatta da Abel Montero mi sono incuriosita e con piacere ho letto in anteprima questo romanzo.
E devo dire che non mi sono pentita.
Si tratta di un fantasy ambientato principalmente nella Francia di fine '800, questo ha rappresentato per me un punto a suo favore perché amo i romanzi storici e lo stile della narrazione mi ha conquistato.
Ho apprezzato la costruzione dei dialoghi, le caratterizzazioni dei personaggi e soprattutto le descrizioni dei luoghi in cui gli stessi si muovono.
È evidente che alla base della realizzazione di questo romanzo ci sia uno studio accurato da parte dell'autore, nulla è lasciato al caso.
La storia si evolve in un crescendo di avvenimenti che tengono il lettore col fiato sospeso e con la voglia di andare fino in fondo e scoprire la verità.
Davvero una piacevole scoperta.
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