🌾La biografia di don Toto', raccontata dalla figlia Patrizia, da lui chiamata Pattyd.
🌾Leggere questo romanzo e' stato leggere della mia Sicilia, delle tradizioni, degli uomini d'altri tempi.
Patrizia ci racconta di suo padre onorando una promessa a lui fatta, ma non parla solo di lui, ci parla della Sicilia dei tempi andati, di quelli che erano personaggi caratteristici e comuni un po' in tutte le realta'.
Sono anch'io siciliana anche se di una provincia diversa ma nelle parole di Patrizia ho ritrovato anche la vita di mio nonno.
🌾Patrizia racconta di un uomo umile, genuino e legato alla sua famiglia, per la quale farebbe di tutto. Una famiglia modesta ma di sani principi, genitori che si sacrificano per garantire ai figli almeno l'indispensabile e, quando possibile, anche il superfluo.
Don Toto' e' un uomo che conosce la sofferenza, che viene da una famiglia con un padre padrone a causa del quale ha anche subito una menomazione fisica che lo porta ad avere una gamba piu' corta dell'altra.
Il suo vissuto e' il mostro che lo tormenta, i suoi figli non dovranno mai patire quello che ha sofferto lui e per questo si trova anche a scontrarsi con Luigina, la moglie. ("𝑆𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝐿𝑢𝑖𝑔𝑖𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑑'𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑑𝑜. 𝑀𝑎 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝑉𝑎𝑙𝑒𝑣𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖...")
🌾La storia di Salvatore e Luigina comincia da adolescenti, si conoscono e si scelgono sin da subito, lui piu' docile e remissivo, lei piu' forte e caparbia.
Luigina e' soprattutto molto dura con Patrizia, non tollera la liberta' che la figlia insegue e i suoi gesti ribelli. La vorrebbe piu' docile come le sorelle e cerca di modellarne il carattere con punizioni che servono invece solo a rafforzare la sua voglia di indipendenza.
Per Toto' invece la situazione e' diversa, ama incondizionatamente questa figlia e cerca di tutelarla per quanto gli e' possibile, sebbene in molti casi finisca per soccombere alle pressioni della moglie.
🌾Il romanzo nasce come una biografia del padre, ma di fatto racconta la storia di un' intera famiglia e del paese in cui abita. Una realta' nella quale la campagna e' punto focale, e' per don Toto' lo spazio in cui rigenerarsi e ritrovare se stesso. Viaggia ogni giorno con la corriera per raggiungere il suo piccolo terreno e la sua casetta, il suo angolo di paradiso. E poco importa se non e' riuscito a farla aggiustare e migliorarla come avrebbe voluto... "𝑀𝑎 𝑖𝑛 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟ò 𝑒𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜. 𝐴 𝑙𝑢𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑡𝑎𝑣𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙'𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑢𝑙𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑔𝑛𝑎."
🌾Nel romanzo l'autrice ci parla anche di se', delle sue scelte che l'hanno portata ad essere allontanata da parte della famiglia, dalla madre e dalle sorelle, continuando pero' a ricevere l'affetto del padre che, pur essendo uomo di altri tempi, ha saputo guardare oltre e capire la figlia. Magari non avra' del tutto condiviso le scelte ma ha comunque messo sempre davanti a tutto il suo amore.
L'ultima parte del romanzo e' composta da stralci di annotazioni di pensieri di Patrizia, lei si rivolge sia al padre che alla madre (che ormai non ci sono piu') e anche a se stessa, facendo un viaggio introspettivo che la aiuta a dare anche pace alla sua anima e al tormentato rapporto con la madre.
🌾Ho apprezzato il modo semplice con cui l'autrice ha raccontato la sua storia, devo dire che, essendo una storia comunque autobiografica, mi sono stupita del fatto che sia stata narrata in terza persona. Non ci racconta la storia con gli occhi di Patrizia, prima bambina, poi adolescente e poi donna ma e' come se la narrazione venga fatta da una terza persona che ha uno sguardo imparziale sulla famiglia Li Vecchi. E credo che questo sia anche difficile, narrare della propria vita astraendosi dalla stessa, cercando di non dare un'impressione soggettiva ma presentandola al lettore nella maniera piu' obiettiva possibile.
Confesso che non sono riuscita ad apprezzare la figura di Luigina, soprattutto perche' in netto contrasto con la bonta' e la bellezza d'animo di don Toto', solo nelle ultime pagine, quelle introspettive in cui Patrizia esce dal ruolo di narratrice e si racconta, ho trovato l'affetto della madre nei confronti della figlia, anche se esternato in modalita' lontane dal mio modo di vedere.
🌾"L'uomo dei campi" e' un romanzo che mi ha scaldato il cuore, probabilmente perche' nel racconto ho visto anche realta' vicine alla mia famiglia, ho ritrovato in don Toto' mio nonno, don Santino, anche lui e' dovuto diventare adulto da bambino ed e' stato il punto di riferimento per la famiglia d'origine prima e per quella creata con mia nonna successivamente.
Penso che parlare del proprio vissuto sia sempre complicato ma Patty lo ha fatto in una maniera talmente spontanea e naturale da essere facilmente compresa da tutti.