Penitenziario di Zenith. Clara Innocence, 26 anni, è detenuta per omicidio e la dottoressa Page, perito psichiatrico, è a colloquio con lei per giudicarne la capacità di intendere e volere.
La loro conversazione ripercorrerà la vita di Clara partendo dalla sua infanzia ad Emerald Falls, cittadina difficile che sembra non dare nessuna speranza a chi la abita.
"Il caso Innocence" è un romanzo di formazione; Clara, in maniera lucida e obiettiva, racconta la sua storia di bambina, poi ragazza e poi donna con la quale la vita non è mai stata generosa.
È lei l'unica protagonista del romanzo, la dottoressa Page sarà per noi lo strumento attraverso cui Clara ci parlerà di lei, delle violenze subite e delle poche e fugaci gioie.
Nonostante Clara sia un'assassina e abbia compiuto anche altri atti di violenza, non sono riuscita a vederla come un personaggio negativo, anzi mi sono trovata a empatizzare con lei pur avendo compiuto atti ingiustificabili.
Il romanzo lascia un finale aperto alla personale interpretazione, ciascuno di noi potrà valutare se Clara è veramente pazza oppure no e non ci sarà una risposta giusta e una sbagliata.
Io non ritengo che Clara sia pazza, è una persona cosciente e consapevole che ha agito spinta dal suo vissuto. I "segni" che le appaiono sono per me frutti della sua immaginazione e non segnali di pazzia, perché in alcuni casi la nostra mente ha bisogno di darsi delle spiegazioni e giustificazioni.
Lasciare Clara Innocence non è facile, un personaggio complesso e fragile. Una vita che ha bisogno di riscatto e che sembra averlo trovato nelle ultime pagine del racconto.
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